Proposte di emendamenti al DDL A.C. 2994
“Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione
e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
A.C. 2994 (27 marzo 2015)
inviate il 16 aprile 2015 ai Deputati e ai Senatori delle Commissioni Istruzione.
Premessa
Il Forum nazionale per l’educazione musicale è costituito da 23 Associazioni che raccolgono complessivamente circa centosessantamila aderenti.
Il Forum ha stipulato il 7 marzo 2013 col Miur un Protocollo d’intesa per “promuovere e monitorare attività di ricerca-azione su temi di rilevante interesse per lo sviluppo dell’educazione musicale nelle scuole di ogni ordine e grado, sostenendo e incoraggiando il rinnovamento delle metodologie didattiche, anche attraverso un confronto con le esperienze degli altri Paesi europei”.
Alcune associazioni sono accreditate dal Miur come enti per la formazione e l’aggiornamento.
Il Forum ha al suo attivo varie iniziative, tra cui un appello sottoscritto da personalità della cultura e della musica e da più di 11.500 cittadini. L’appello è stato consegnato al Ministro Carrozza il 10 ottobre 2013.
Il Forum ha partecipato alle audizioni presso la VII commissione del Senato sul documento “La buona scuola” nel mese di novembre 2014.
Le associazioni che rappresentiamo – che operano nelle istituzioni e nel terzo settore – sono costituite da musicisti da anni attivi come docenti, educatori e operatori nella diffusione e nella valorizzazione della formazione musicale di base sia in ambito scolastico che extra-scolastico. Ma proprio perché convinti che il nostro intervento non è tecnico né ricreativo, bensì formativo dell’identità personale e culturale di ogni cittadino, siamo interessati a una profonda integrazione dell’attività musicale nel sistema scolastico e nelle finalità educative, sociali e culturali.
La musica nella scuola: luci e ombre
La ricerca effettuata dal Miur nel 2007 [cfr. gli atti in Gemma Fiocchetta (a cura di), Musica e scuola. Rapporto 2008, Studi e documenti degli Annali della Pubblica Istruzione n. 123/2008] ha evidenziato che nelle scuole di ogni ordine e grado di scuola lo studio e la pratica musicale sono realizzati solo in parte.
Solamente nella scuola secondaria di I grado è previsto un docente specifico di Musica, mentre nella scuole dell’infanzia e primarie le esperienze musicali sono condotte saltuariamente da docenti che hanno acquisito autonomamente una certa competenza musicale, oppure da esperti esterni alla scuola che realizzano varie esperienze col supporto finanziario degli enti locali o delle famiglie.
Negli ordinamenti della scuola secondaria superiore la musica è relegata tra le attività opzionali, ma di fatto non viene praticata. In effetti si fa musica solo nei pochi licei musicali e coreutici di recente istituzione.
Si evidenzia quindi come di fatto la musica sia presente nei vari ordini e gradi di scuola solo in modo frammentario e con una diffusione non omogenea sul territorio.
Viene così a mancare, per molti ragazzi e giovani, un importante tassello della loro formazione culturale.
Emendamenti al DDL
Sulla base delle considerazioni sopra espresse, il Forum nazionale per l’educazione musicale propone i seguenti emendamenti al DDL A.C. 2994 sottolineando la necessità di concordare con gli Enti Locali, in particolare con le regioni, attività di formazione del personale che opera nell’ambito delle Scuole dell’Infanzia e degli Asili nido anche prevedendo modalità di accreditamento degli Enti di formazione.:
Testo DDL |
Emendamento |
Motivazione |
Art. 2, comma 3 b) potenziamento delle competenze nella musica e nell’arte; | dopo le parole “nella musica e nell’arte”
aggiungere: in ogni ordine e grado di scuola. |
S’intende in tal modo precisare che le esperienze musicali e artistiche devono essere garantite a tutti gli studenti in quanto componente fondamentale per una completa formazione culturale. |
Art. 2, comma 3 f) alfabetizzazione all’arte, alle tecniche e ai media di produzione e diffusione delle immagini | dopo le parole “diffusione delle immagini”
aggiungere: “e dei suoni/musiche” |
La realtà socioculturale contemporanea intreccia in modo significativo le arti visive con le arti sonore, e quindi si ritiene indispensabile che oltre alla produzione e diffusione delle immagini si ponga particolare attenzione anche alla produzione e diffusione dei suoni e delle musiche. |
Art. 2, comma 15. L’insegnamento della musica e dell’educazione fisica nella scuola primaria è assicurato, nel limite dell’organico disponibile, avvalendosi di docenti abilitati nelle relative classi di concorso, anche in ruolo in altri gradi di istruzione, in qualità di specialisti. | dopo le parole “… in qualità di specialisti”
aggiungere: Nell’ambito del Piano nazionale di formazione di cui all’art. 10, comma 4, sono attivati percorsi formativi per la specifica qualificazione degli insegnanti di musica nella scuola primaria e dell’infanzia. |
La proposta di emendamento dà seguito a quanto già previsto dal DM 8/2011, art. 3 comma 1: “Nelle more della definizione di specifici percorsi formativi destinati alla specializzazione in musica del personale docente della scuola primaria […]” |
Art. 3, comma 1. Al fine di soddisfare pienamente le esigenze didattiche e formative personalizzate degli studenti, le scuole secondarie di secondo grado, nell’ambito del piano triennale di cui all’articolo 2, introducono insegnamenti opzionali, ulteriori rispetto a quelli già previsti dai quadri orari per lo specifico grado, ordine e opzione di istruzione. Tali insegnamenti, attivati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e dei posti di organico dell’autonomia assegnati sulla base dei piani triennali di cui all’articolo 2, sono parte del percorso dello studente e sono inseriti nel curriculum dello studente che ne individua il profilo associandolo a un’identità digitale e raccoglie tutti i dati utili anche ai fini dell’orientamento e dell’accesso al mondo del lavoro, relativi al percorso degli studi, alle competenze acquisite, alle eventuali scelte degli insegnamenti opzionali, alle esperienze formative anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali, sportive e di volontariato, svolte in ambito extrascolastico. | Dopo le parole “… anche in alternanza scuola-lavoro e alle attività culturali”,
aggiungere “musicali, artistiche,” |
Molti giovani fanno importanti esperienze formative nei settori musicali e artistici, e quindi si ritiene che tali esperienze debbano essere opportunamente considerate allo stesso livello delle attività sportive e di volontariato. |
Art. 4, comma 2. All’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77, dopo le parole: « ivi inclusi quelli del terzo settore,» sono inserite le seguenti: « o con gli ordini professionali, ovvero con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio artistico, culturale e ambientale, ». | Dopo le parole “… afferenti al patrimonio artistico,”
aggiungere: “e musicale,”. |
Si sottolinea il fatto che in genere con il termine “artistico” si fa riferimento unicamente alle arti visive. Si ritiene pertanto opportuno specificare che per l’alternanza scuola-lavoro possono essere prese in considerazioni anche le opportunità offerte dal settore musicale. |
Art. 4 comma 8. Il dirigente scolastico individua le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili all’attivazione dei percorsi di cui al presente articolo e stipula apposite convenzioni anche finalizzate a favorire l’orientamento scolastico e universitario dello studente. Analoghe convenzioni possono essere stipulate con musei, istituti e luoghi della cultura nonché con gli uffici centrali e periferici del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. | Dopo le parole “… possono essere stipulate con musei. istituti e luoghi della cultura”,
aggiungere “e delle arti performative,”. |
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Art. 10
1. […]e comunque utili all’aggiornamento professionale, per l’acquisto di hardware e software, per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, … |
Dopo le parole “ … per l’iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e qualificazione delle competenze professionali
inserire: “ purchè riconosciuti e/o svolti da Enti accreditati alla formazione dal MIUR |
Si vuole così sottolineare l’importanza del lavoro svolto dal Terzo Settore in ambito formativo e dell’aggiornamento. Lavoro che formalmente viene riconosciuto dal MIUR tramite il sistema dell’accreditamento (Dm 177/2000) e che valeva nei fondi per l’aggiornamento ed assegnati dagli USR alle segreterie scolastiche. |
Art. 21, comma 2, lettera i)
i) istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai sei anni, costituito dai servizi educativi per l’infanzia e dalle scuole dell’infanzia statali, al fine di garantire ai bambini e alle bambine pari opportunità di educazione, istruzione, cura, relazione e gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali, nonché ai fini della conciliazione tra tempi di vita, di cura e di lavoro dei genitori, della promozione della qualità dell’offerta educativa e della continuità tra i vari servizi educativi e scolastici e la partecipazione delle famiglie, attraverso: |
Dopo le parole “… la partecipazione delle famiglie, …”
inserire le seguenti parole: “anche in sinergia con gli Enti del Terzo Settore, attraverso:…” |
Da anni è ampia e documentata anche da ricerche ministeriali la presenza delle strutture del Terzo Settore a supporto dell’azione educativa.
Il terzo settore può essere chiamato infatti a supplire non solo gli spazi non occupati dal settore pubblico, ma anche quelli che il pubblico stesso potrebbe chiamare a gestire mediante sistemi controllati e scrupolosi di accreditamento. |
Questione sottoposta per l’eventualità di un ordine del giorno
Art. 10
1. Al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le relative competenze professionali, è istituita la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. |
aggiungere: “… di ogni ordine e grado, ivi comprese le scuole di infanzia comunali e gli asili nido”. |
Nella dicitura corrente verrebbero escluse la gran parte delle figure professionali educative relative alla fascia 0-6 che pure è presente nel DDL con apposito articolo. Si ritiene fondamentale l’allargamento della platea dei beneficiari, attraverso il coinvolgimento degli enti locali |
Associazioni firmatarie aderenti al Forum
ADUIM – Associazione fra Docenti Universitari Italiani
AIdSM – Associazione italiana delle scuole di musica
AIF – Accademia Italiana del Flauto
AIGAM – Associazione Italiana Gordon per l’Apprendimento Musicale
AIKEM – Associazione Italiana Kodály per l’Educazione Musicale
AIJD – Associazione Italiana Jaques-Dalcroze
ANBIMA – Associazione Nazionale Bande Italiane Musicali Autonome, Complessi Bandistici, Gruppi Corali e Attività Musicali Popolari
Centro Goitre – Centro Studi di Didattica Musicale Roberto Goitre
CDM onlus – Centro Didattico Musicale
COMUSICA – Coordinamento dell’Orientamento Musicale
CSMA – Centro Studi Musica & Arte
CSMDB – MUSICHERIA – Centro Studi musicali e sociali “Maurizio Di Benedetto” – Musicheria
DDM-GO – Docenti Didattica della Musica – Gruppo Operativo
FENIARCO – Federazione Nazionale Italiana Associazioni Regionali Corali
Musica in Culla – Music in Crib Associazione Internazionale
OSI – Orff-Schulwerk Italiano
SagGEM – Gruppo per l’Educazione Musicale del “Saggiatore musicale”
SIEM – Società Italiana per l’Educazione Musicale
SPM DO – Scuola Popolare di Musica Donna Olimpia
SPMT – Scuola Popolare di musica del Testaccio
TP – Tavolo Permanente delle federazioni bandistiche italiane