ODG approvato in Senato il 19 settembre 2013
Approvato oggi in Senato un importante ordine del giorno che ha recepito alcune istanze del Forum nazionale per l’educazione musicale:
Ordine del Giorno n. G100 al DDL n. 1014
G100
MATURANI, MARTINI, FERRARA ELENA
Il Senato,
premesso che
la musica, intesa sia come produzione sia come ascolto consapevole, rappresenta un’attività educativa di portata inestimabile per una formazione globale, percettiva, emotiva, relazionale, intellettiva e psicofisica della persona, come affermato anche nella road map sull’educazione artistica nella Conferenza mondiale promossa dall’ONU nel 2006 a Lisbona e ripresa nell’Agenda della Conferenza di SeuI del 2010;
il nostro Paese si è distinto sin dagli anni ’70 per l’elaborazione, ad opera di associazioni e scuole musicali sul territorio e grazie a decenni di esperienze e sperimentazioni non seconde rispetto ad altre realtà internazionali, di una vastissima quantità di contenuti e buone pratiche musicali didattiche, in grado di offrire contributi specifici sul piano dei modelli formativi per i vari livelli scolari;
tuttavia, né ragguardevoli, ma episodiche iniziative istituzionali (extracurricolari), né l’iniziativa di dirigenti scolastici e di insegnanti motivati e fattivi, né la collaborazione delle tante scuole e associazioni musicali sul territorio (tra cui numerose quelle già riconosciute dal Ministero), sono riuscite finora a risolvere il permanere di una presenza irregolare e discontinua della musica nella scuola, congiunta alla diffusa presenza di attività non sostenute da effettive competenze didattico musicali;
molte ricerche scientifiche attestano l’importanza di una formazione musicale fin dalla più tenera età, per lo sviluppo completo delle varie forme di intelligenza, per una adeguata e integrale educazione alla cittadinanza, per lo sviluppo integrale della personalità;
a tal fine sarebbe necessario promuovere le attività formative in campo musicale e artistico svolte dalle istituzioni pubbliche e dalle associazioni del terzo settore, sopperendo per certi aspetti alla carenza dell’offerta formativa in campo artistico e musicale della scuola, venendo incontro alle esigenze delle famiglie, anche in vista della prevenzione del disagio sociale, incrementando le attività economiche nel campo delle arti;
per far fronte alla maggiore spesa conseguente alla realizzazione delle suddette finalità sarebbe sufficiente il maggior gettito derivante da un aumento delle suddette attività e dal contributo ad una congrua ‘emersione’ dall’area grigia di numerose iniziative del terzo settore;
impegna il Governo
ad adottare le iniziative necessarie a promuovere le attività formative in campo musicale e artistico svolte dalle istituzioni pubbliche e dalle associazioni del terzo settore, al fine di consentire a tutti la possibilità di acquisire una adeguata educazione musicale;
a valutare l’opportunità di prevedere forme di detrazione delle spese sostenute per l’iscrizione e la frequenza di corsi per la formazione artistica dilettantistica musicale, teatrale e coreutica, al fine di sostenere le famiglie nella spesa per lo svolgimento di attività così importanti per la formazione individuale.
Intervento della Senatrice Elena Ferrara sul “decreto Bray” in merito agli spettacoli dal vivo