Soddisfatti a metà, questo è il commento del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale sulla nota ministeriale per la ripresa delle attività musicali nelle scuole pubbliche (nota n. 16495 del 15 settembre). Il documento è importante ed era doveroso: di fatto smentisce tutte le possibili letture sul divieto di cantare, fare musica e danza che confusamente e in maniera erroneamente allarmistica, stavano circolando da fonti più o meno ufficiali.

Il Forum ci tiene a sottolineare come però permangano le forti preoccupazioni sull’impiego di esperti esterni in orario curricolare. Sappiamo infatti quanto l’apporto delle associazioni musicali del Terzo Settore abbia inciso positivamente per l’educazione musicale a scuola, negli ultimi trenta-quaranta anni, soprattutto nelle scuole di base, dell’infanzia e primaria (si veda ad esempio “Il ruolo delle associazioni nell’educazione musicale“).

Attività musicali tra scuole pubbliche, esperti esterni e associazioni

I temi della ripartenza e della ripresa delle attività musicali e i rapporti tra le scuole pubbliche, esperti esterni e associazioni che collaborano per l’ampliamento dell’offerta formativa in campo musicale in orario scolastico ed extrascolastico sono stati al centro della nostra assemblea annuale, che ha visto riunite le 24 associazioni nazionali aderenti a Firenze nell’ex carcere delle Murate sabato scorso.

Sono materie su cui da decenni esistono esperienze positive che sono state bruscamente interrotte dalla pandemia di covid 19, e su cui ad oggi ancora nulla è dato sapere. La lettura spesso intransigente delle norme igienico-sanitarie nelle scuole sta innalzando verso gli specialisti esterni e le associazioni di settore un muro di sbarramento che pare invalicabile, a cui nella stragrande maggioranza dei casi si unisce una poca disponibilità al dialogo e al confronto. Questo sta letteralmente portando sul lastrico migliaia di lavoratori e avviando alla chiusura moltissime scuole di musica anche storiche. Inoltre, e forse l’aspetto più grave, rischia di impoverire la scuola di quegli apprendimenti legati al mondo delle arti performative e musicali, creative, espressive, inclusive, ancora più importanti in questa fase delicata per superare incertezze e paure e garantire il benessere dei nostri ragazzi.

A questi apprendimenti il Terzo Settore ha contribuito in maniera incisiva per anni e per questo riteniamo sia fondamentale riprendere il discorso del rapporto pubblico-privato sociale, (nel nostro caso del Terzo Settore) che è previsto nel Codice Terzo Settore (Dls. 117/2017) e ripreso anche dalle recenti leggi regionali di attuazione, come quella della Toscana o dell’Emilia Romagna.

La collaborazione tra le istituzioni pubbliche scolastiche e gli organismi operanti all’esterno può produrre una sinergia che potrebbe aiutare non solo la scuola, ma anche le famiglie.

I prossimi passi per la valorizzazione delle sinergie

Come Forum ci stiamo adoperando anche per questo e rafforzando le nostre alleanze. Abbiamo aperto un tavolo di lavoro con il Forum Nazionale Terzo Settore e con ANP – Associazioni Nazionale Dirigenti Scolastici e Alte professionalità, per l’avvio di iniziative congiunte su questi temi. Abbiamo chiesto un incontro con la Viceministra Ascani. Stiamo sollecitando gli enti locali attraverso i nostri rapporti con ALI Lega delle Autonomie. Gli Enti locali che possono svolgere un ruolo determinante in queste vicende, come sta accadendo in alcune realtà virtuose, e come di fatto è stato lanciato nel documento scuola per la ripartenza attraverso i patti educativi di comunità.

Vi terremo aggiornati costantemente sulle azioni che stiamo per intraprendere.