Proseguiamo le riflessioni del Dipartimento Musica 0-6 del Forum in merito al quinto capitolo della bozza del documento ministeriale Linee pedagogiche per il Sistema Integrato Zerosei che affronta il tema delle coordinate della professionalità. Leggi qui il contributo completo

PARTE V – COORDINATE DELLA PROFESSIONALITÀ

Abstract dalla bozza delle Linee Pedagogiche

La rete di co-progettazione educativa è luogo ideale di incontro. Il punto di forza è la condivisione di valori, norme, linguaggi e pratiche educative1 da parte dell’intera compagine educativa dell’arco ZeroSei, in continua comunicazione con le famiglie e nel rispetto del tessuto socioculturale di riferimento. Continuità e condivisione intese come rinnovamento delle proposte attraverso ripetizioni microvariate di esperienze, attività e nuovi apprendimenti in continuo divenire. 

Osservazioni

La rete è luogo ideale di scambio, di condivisione e coordinazione delle azioni2 e sarebbe opportuno individuare una scansione delle occasioni di incontro, che diverrebbero in modo naturale un luogo di ‘verifica’ dei percorsi intrapresi.

Valori, norme e regole, linguaggi e pratiche non sono gli unici elementi fondanti l’opportunità educativa, manca l’apporto basilare e globale dell’elaborazione creativa che è essa stessa elemento educativo e non solo attributo. Il quadro si chiarisce soltanto nella flessibilità e mobilità creativa delle proposte e diviene stabile solo se abbandona i suoi aspetti di rigidità con principi non messi in discussione e resi uguali e ripetitivi nel tempo.

Nuovi incontri, nuove attività, nuovi apprendimenti: il rinnovamento delle proposte all’interno di canali fondamentali di espressività costituisce il vero arricchimento della proposta educativa.

Prima di parlare di rielaborazione/documentazione delle esperienze nel bambino (attraverso verbalizzazioni, produzione di immagini, costruzione di plastici, rielaborazione di sequenze ed eventi)3 sarebbe opportuno lasciare fluire in modo creativo l’elaborazione. Si assiste spesso ad un precipitarsi nella fase analitica piuttosto che approfondire la fase creatrice nelle sue diverse anime e possibilità espressive, nella globalità che fornisce dal suo interno le chiavi di lettura, coscienza e consapevolezza.  In questo senso l’adulto non deve essere solo osservatore e documentatore ma abbracciare la condivisione creativa dal punto di vista dell’individuo bambino, acquisire il suo punto di vista, la sua prospettiva.

Si è spesso parlato di professionisti riflessivi, di educatori/insegnanti progettisti, di interventi “non intrusivi”.4 La reazione rapida e la revisione creativa sono strumenti educativi altrettanto fondamentali: partire dalle prime risposte e reazioni del bambino proseguendo per adeguamenti ed adattamenti successivi e progressivi di un percorso inizialmente delineato e posto come punto di partenza programmatico non rigido. Così come saper ripensare un segmento educativo e ricongiungerlo in termini temporali agganciandolo ad una visione globale dell’esperienza, inserendo in un continuo presente quest’ultima.

Particolarmente interessante è la condivisione ed il confronto vissuti in laboratori a larga partecipazione, pensati per le diverse comunità che nelle Linee pedagogiche vengono citati, messi tra di loro in comunicazione diretta con il fare e sperimentare. In questi frangenti sarebbe di grande utilità il terreno creativo, nelle diverse proposte e strumenti espressivi, offerto dal Terzo Settore come ‘Sfondo Integratore’ relazionale.

Note
  1. Cfr. Bozza delle Linee pedagogiche per il sistema integrato zerosei, p.to 1 pag. 27
  2. Cfr. op. cit. p.to 1 pag.27
  3. Cfr. op. cit. p.to 2 pag. 28
  4. Cfr. op. cit. p.to 3 pag. 28-29