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Da quando le scuole sono ricominciate oltre 1 milione e mezzo di bambine e bambini, ragazze e ragazzi non sono stati coinvolti in attività musicali all’interno del percorso scolastico. Questo, come già esposto nelle nostre precedenti news, è dovuto in gran parte all’impossibilità da parte delle associazioni musicali del Terzo Settore, che da oltre trent’anni collaborano con le scuole di ogni ordine e grado, di poter proseguire le loro attività.

Nella maggior parte delle scuole infatti sono stati bloccati progetti e attività con esperti esterni, spesso avviati da diversi anni scolastici, con il conseguente risultato di un impoverimento dell’offerta formativa soprattutto nelle aree della creatività e della musica, che in particolare per infanzia e primaria sono affidati a professionisti esterni.

Le attività musicali e creative sono, da sempre e ancor più ora, un bisogno primario per tutti i bambini e ragazzi, messi a dura prova da mesi di lockdown e con un futuro in bilico tra didattica a distanza, quarantene e scuola in presenza, con particolare attenzione anche a tutti i bambini con bisogni educativi speciali e ai minori che soffrono di fenomeni di povertà educativa.

Crediamo che le tante difficoltà sanitarie siano alla base di queste scelte, ma crediamo anche che siano affrontabili se ci diamo come obiettivo il riconoscimento del diritto al pieno mantenimento delle opportunità di apprendimento per tutti, come hanno dimostrato alcuni casi virtuosi di scuole che hanno saputo e voluto riprendere i progetti di educazione musicale.

Sono queste le ragioni che ci hanno spinto come Forum, in collaborazione con il Forum del Terzo Settore di cui facciamo parte, a lanciare un appello in cui chiediamo:

  1. al Ministero dell’Istruzione di sollecitare la continuità didattica nel campo dei percorsi musicali
  2. ai Dirigenti scolastici di riattivare gli accordi di collaborazione con gli operatori musicali per garantire con attività sia in presenza che a distanza il diritto all’apprendimento della musica
  3. agli Enti Locali di assumere la modalità dei patti educativi territoriali per costruire sinergie integrate fra tutte le risorse e le competenze educative di cui le comunità locali sono ricche.
  4. l’emanazione e la realizzazione di bandi e progetti relativi di Didattica a distanza, relativamente alle situazioni in cui non è possibile fare didattica in presenza
  5. l’istituzione di un fondo di solidarietà per gli operatori esterni

È un appello a restituire la musica ai bambini, a restituire loro non un semplice passatempo, come spesso viene vista la musica, ma come uno strumento trasversale di crescita e di sviluppo psicofisico fondamentale come sosteniamo da anni.

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